La copertina di "Dreamwalker", romanzo psicologico di Mariachiara Cabrini.

Pubblicato per la prima volta nell’aprile 2017, il romanzo Dreamwalker di Mariachiara Cabrini torna in libreria nell’aprile 2019, esattamente due anni dopo, in una nuova edizione, completamente rivista e arricchita di nuove scene. Un avvincente romanzo psicologico in cui la protagonista si ritrova nell’incubo di vivere due vite parallele, profondamente diverse l’una dall’altra ma accomunate dalla presenza di una malattia mentale subdola e inquietante: la schizofrenia.

Mariachiara Cabrini, l’autrice del romanzo Dreamwalker

Da sempre appassionata di letteratura e di tecniche di scrittura, Mariachiara Cabrini gestisce da oltre dieci anni il blog letterario “L’arte dello scrivere… forse” e a partire dal 2010 ha pubblicato cinque romanzi: tre in self publishing (Imprinting Love, La fiamma del destino, Le rocambolesche avventure di una lettrice compulsiva) e due editi da Harlequin Mondadori (I colori della nebbia e Lie for me – Professione bugiarda). Dreamwalker è l’ultimo suo lavoro, e il primo che si avvicina a un tema delicatissimo: la malattia mentale.

Dreamwalker. La ragazza che camminava nei sogni

La protagonista di questo avvincente romanzo psicologico è Diana, una ragazza di Verona di circa vent’anni che ha un unico grande desiderio, un desiderio all’apparenza banale e scontato: quello di poter condurre una vita normale. Il desiderio di laurearsi (in Lingue), di dedicarsi a un lavoro che la appassiona (le traduzioni), di sposare il ragazzo che ama (Stefano).

I presupposti perché i desideri di Diana si avverino ci sono tutti, ma ecco che all’improvviso nella sua vita si insinuano strani incubi, ricorrenti allucinazioni e terribili sogni… sempre gli stessi. Diana si ritrova intrappolata in due vite parallele in cui è davvero difficile capire quale delle due sia “vera” e quale sia “immaginaria”.

Dreamwalker. Il terribile incidente dell’estate 2010

Diana ha sostenuto da pochi giorni l’esame di maturità e una sera di luglio sale in auto con i suoi amici per andare a festeggiare sul lago di Garda. Al volante c’è Stefano, con cui sta vivendo una bellissima storia d’amore, e sui sedili posteriori ci sono i compagni di mille avventure. Tutto è perfetto, Diana ha tanti progetti in mente ed è sicura che i suoi sogni si avvereranno presto.

All’improvviso, però, proprio quando sta percorrendo un ponte sull’Adige, l’auto sbanda, slitta sull’asfalto bagnato e tra le urla degli occupanti distrugge il guardrail e precipita in acqua… Diana si risveglia in ospedale e capisce, tra le lacrime, che Stefano e i suoi amici non ci sono più.

Ecco il primo incubo che comincia a tormentare le notti di Diana e che le fa rivivere notte dopo notte i tragici momenti di quel maledetto incidente. Un incubo reso ancora più tremendo dal dubbio che le si insinua a poco a poco nella mente: l’incidente è avvenuto davvero oppure no?

Dreamwalker. La caduta nel mondo della droga

È l’estate 2015 e Diana si è rifugiata nel pericoloso mondo della droga. Non vive più a Verona ma si è trasferita a Milano e abita con José, un rabbioso spacciatore che non perde occasione per insultarla e maltrattarla. All’ennesimo episodio di violenza, vedendosi sull’orlo del baratro, Diana decide di scappare da lui e di cominciare una nuova vita.

La strada però è in salita, senza nessuno su cui contare, e dopo una crisi d’astinenza Diana perde i sensi in una squallida camera d’albergo e si risveglia in ospedale. Quando i medici le chiedono che cosa le sia successo, lei rivela di essere tossicodipendente, mostra i segni delle iniezioni sulle braccia… ma sulle braccia non c’è alcun segno.

Ed ecco il secondo incubo che tormenta le notti di Diana, e un nuovo terribile dubbio: la caduta nel mondo della droga è avvenuta davvero oppure no?

Dreamwalker. L’ombra della schizofrenia

I medici danno un’inquietante spiegazione agli incubi e alle allucinazioni di Diana: schizofrenia. Da questo momento, la ragazza può contare sull’aiuto dei farmaci e della psicoterapia, ma non è affatto semplice capire quale sia “vita vera” e quale sia “vita immaginaria”. Diana cerca con tutte le forze di costruirsi un’esistenza normale (l’università, gli amici, lo sport) ma la situazione sembra sempre più difficile, e quando si accorge che un’amicizia si sta trasformando in amore, ritorna l’incubo che tutto possa finire come era finita la storia con Stefano… Ma Stefano era esistito davvero?

Un romanzo psicologico avvincente, in cui il lettore si ritrova a passare, insieme a Diana, dal dubbio alla certezza e poi di nuovo dalla certezza al dubbio. Un romanzo in cui ci si immedesima nelle paure e nelle speranze della protagonista, in cui si condividono la sua ansia e la sua apprensione fino alle ultime pagine del libro, dove in un crescendo di tensione verrà svelata la “reale verità”.

La nuova edizione di Dreamwalker

Oltre a una completa revisione del testo, curata da me insieme all’autrice, la nuova edizione di Dreamwalker si è arricchita di nuove scene che delineano meglio il carattere e il tormento psicologico della protagonista e il comportamento dei personaggi intorno a lei. È stata profondamente rivista anche la struttura del romanzo: i capitoli sono più numerosi rispetto alla precedente edizione, la loro lunghezza è stata resa più uniforme e si è lavorato molto sulle loro “chiusure” in modo da rendere la lettura più appassionante. Per aiutare il lettore a seguire meglio la storia di Diana e a “non perdersi” tra le sue “vite parallele” che si snodano anche in anni diversi, sono stati inseriti molti sottotitoli che individuano esattamente la città, l’anno e il mese di cui si sta parlando. E naturalmente è stata scelta una nuova copertina!

Vuoi saperne di più?

La nuova edizione di Dreamwalker è disponibile su Amazon da aprile 2019 sia in eBook che in formato cartaceo. E se vuoi saperne di più, ti invito a seguire la pagina Facebook di Mariachiara Cabrini. Buona lettura!

Scritto da:

Tiziana Gilardi

Editor freelance per l’editoria e web editor. Adoro trasformare un testo in un buon testo rendendolo chiaro, efficace e in sintonia con la grafica. E naturalmente senza l’ombra di un refuso. La mia mission: eliminare qualsiasi ostacolo tra il testo e la mente dei lettori e diffondere a piene mani il piacere di leggere.