Che cos'è e a che cosa serve la carta tematica?

La carta tematica è una carta geografica che dà informazioni su uno o più aspetti del territorio e grazie all’utilizzo di determinati colori e simboli offre una visione d’insieme immediata del fenomeno e del territorio. La carta tematica permette quindi sia di capire il grado di diffusione di un fenomeno su un territorio, sia di conoscere meglio un’area geografica.

Quali fenomeni può rappresentare una carta tematica?

La carta tematica può rappresentare innumerevoli aspetti di un territorio, da quelli fisici come il clima e la conformazione del suolo a quelli legati alla presenza dell’uomo, come la densità di popolazione e le attività economiche. Numerosi sono anche gli ambiti in cui la carta tematica viene utilizzata. Facciamo un esempio: volendo studiare la possibilità di espandere la produzione di energia fotovoltaica in Italia, una carta tematica che illustra la quantità di radiazione solare nelle diverse zone permetterebbe sia di capire approssimativamente quanta energia si potrebbe produrre sia quali sono le zone migliori perché più irradiate.

Riduzione in scala e scala di riduzione

A seconda del fenomeno e dell’area geografica che si vuole rappresentare, la carta tematica può raffigurare un territorio più o meno esteso, come quello di un Comune, di una Regione, di uno Stato, di un continente, fino ad arrivare al planisfero. L’operazione della riduzione in scala permette di rappresentare qualsiasi area territoriale, riducendola e mantenendone le proporzioni. Lo strumento che consente di capire a quanta area geografica nella realtà corrisponde una determinata parte della carta tematica è la scala di riduzione. L’unità di misura più comune è il centimetro, e se su una carta tematica c’è scritto scala 1:1.000.000, significa che 1 cm sulla carta equivale a 1 milione di centimetri (ossia 10 km) sulla Terra. Naturalmente, più è grande il territorio da raffigurare, più bisogna ridurlo e quindi più diminuisce il dettaglio.

Prima della carta tematica: la raccolta dei dati statistici

Una volta stabiliti il fenomeno da studiare e l’area geografica, bisogna cominciare a raccogliere i dati che verranno poi rappresentati graficamente attraverso colori e simboli. La fase di raccolta dati è molto importante perché da essa dipende il grado di accuratezza della carta ed è quindi fondamentale valutare bene le fonti da cui attingere i dati statistici, dando priorità alle fonti ufficiali e istituzionali.

Come scegliere le fonti dei dati statistici?

Le fonti da cui si possono attingere i dati statistici sono innumerevoli e vanno privilegiate quelle ufficiali e istituzionali. Comuni, Province e Regioni sono sicuramente autorevoli, e se si stanno cercando dati sull’Italia, la prima fonte da consultare è l’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica. A parte qualche raro caso, tutti gli Stati del mondo hanno un proprio Istituto Nazionale di Statistica che rilascia periodicamente dati (disponibili anche online) su moltissimi temi, dalla demografia all’economia, dall’ambiente alla giustizia.

Se l’area da rappresentare varca i confini del singolo Stato e riguarda un continente o tutto il mondo, si possono consultare le fonti internazionali, come l’Eurostat per l’Europa e la World Bank, l’Onu e la Fao per il mondo.

Carta tematica relativa alla densità di popolazione in Italia nel 2013
Un esempio di carta tematica. Fonte: Istat, Noi Italia, edizione 2015.

La mia professionalità al tuo servizio

Se anche tu realizzi carte tematiche e vuoi essere sicuro che i dati statistici da te utilizzati siano davvero quelli ufficiali, non esitare a contattarmi. Da anni mi occupo della ricerca di questo tipo di informazioni e sarò felice di mettere la mia professionalità al tuo servizio!

Scritto da:

Tiziana Gilardi

Editor freelance per l’editoria e web editor. Adoro trasformare un testo in un buon testo rendendolo chiaro, efficace e in sintonia con la grafica. E naturalmente senza l’ombra di un refuso. La mia mission: eliminare qualsiasi ostacolo tra il testo e la mente dei lettori e diffondere a piene mani il piacere di leggere.